02 novembre 2007

Costernazione di prima mattina : non ci posso credere.

Avevo sentito qualche eco ma non ci avevo dato peso. Ieri surfando da un blog all'altro avevo quasi letto la notizia ma non mi ci ero soffermata . Stamattina invece ecco che leggo questo articolo del 29/10 (quando sono di riposo non leggo i giornali quindi afferro con lentezza) :

Già il titolo è inquietante : Il Papa: "Su aborto e eutanasia obiezione di coscienza ai farmacisti" e continua con Il Papa: "- L'obiezione di coscienza dei farmacisti è un "diritto riconosciuto" quando si tratta di fornire medicine "che abbiano scopi chiaramente immorali, come per esempio l'aborto e l'eutanasia". Benedetto XVI nel discorso rivolto oggi alla Federazione internazionale dei farmacisti cattolici, non pronuncia il nome della pillola abortiva, ma il riferimento sembra esplicito. be allora se andiamo sullo specifico anche il preservativo blocca il concepimento quindi è un po' immorale anche quello . E la pillola anticoncezionale ? In che categoria va messa? E la pillola del giorno dopo? e continua con "..L'obiezione di coscienza - ha detto il pontefice - è un diritto che deve essere riconosciuto alla vostra professione permettendovi di non collaborare direttamente o indirettamente alla fornitura di prodotti che hanno per scopo le scelte chiaramente immorali, come per esempio l'aborto e l'eutanasia. All'inizio dell'anno, era stata l'udienza concessa ai vertici delle amministrazioni locali del Lazio, a dare l'occasione a Benedetto XVI per ribadire il proprio veto verso la pillola RU486. Alla vigilia di due manifestazioni promosse per difendere la legge sull'aborto e i Pacs, il pontefice ammonì che bisogna "evitare di introdurre farmaci che nascondano in qualche modo la gravità dell'aborto come scelta contro la vita.
Ai farmacisti cattolici, Benedetto XVI oggi ha ribadito che "non è possibile anestetizzare le coscienze sugli effetti di molecole che hanno lo scopo di evitare l'annidamento di un embrione o di cancellare la vita di una persona. Il farmacista, importante intermediario tra medici e pazienti, deve invitare ciascuno a un sussulto di umanità, perchè ogni essere sia protetto dalla concepimento fino alla morte naturale". ". (quindi anche la pillola anticoncezionale !) All'appello del Papa risponde il segretario di Federfarma, Franco Caprino: "E' un obbligo per i farmacisti, così come previsto dalla legge, garantire ai cittadini di trovare in farmacia i medicinali prescritti dal medico". Caprino sottolinea così il ruolo delle farmacie che per altro non possono fare obiezione di coscienza nella vendita di medicinali, come per esempio la pillola del giorno dopo, così come previsto dalla legge. Accidenti meno male che qualcuno risponde, che porta le cose nella giusta prospettiva.

E' giusto manifestare la propria religione e la propria coscienza ma teniamo anche conto che in Italia non abbia più una religione di stato, che il 17 Maggio 1981 abbiamo votato un referendum per dare il diritto alle donne di abortire in sicurezza e sanità , di POTER SCEGLIERE. Perchè è questo il punto: la scelta. La scelta di abortire non è uno scherzo. Non credano gli uomini che sia facile arrivare a dire "basta io voglio abortire". Non conosco donna che lo abbia fatto (e ne conosco un paio) che non abbiano sentito il dolore , il senso di colpa, il vuoto e il peso di questa scelta. Non si fa in leggerezza e se anche ci sono donne che lo fanno senza pensarci troppo , state sicuri che con la crescita si renderanno conto di quanto hanno fatto. Si fanno sempre i conti con un intervento del genere, prima e dopo. E non credo che usare una pastiglia sia meno d'impatto per il proprio stato mentale . Ma lo è fisicamente.

RU 486 da Wikipedia "Il mifepristone è uno steroide sintetico utilizzato come farmaco abortivo per l'aborto chimico nei primi due mesi della gravidanza. Prodotto sotto forma di pillola abortiva viene commercializzato in Francia con il nome Mifégyne e negli Stati Uniti, dove viene prodotto dalla Danco Laboratories, come Mifeprex. Durante le prime sperimentazioni fu usata la sigla RU-38486, poi abbreviata in RU-486, dall'azienda produttrice, la Roussel Uclaf, da qui il suo secondo nome. Rispetto ai metodi abortivi tradizionali ha il vantaggio di non richiedere l'ospedalizzazione della donna né interventi chirurgici, per questo si ritiene che provochi minori traumi fisici e psicologici oltre che minori costi per il servizio sanitario. Attualmente è in uso in tutti i paesi della Comunità Europea ad eccezione di Italia (in parte), Irlanda e Portogallo."

Perchè non poter usare un metodo meno doloroso e invasivo ? Perchè la BiBBia dice "partorirai con dolore" significa che non è consetita l'epidurale? Ovvia basta con queste prese di posizioni che per dare pace ad una coscienza distrugge la vita di un altro. Una donna che matura la decisione di abortire dovrà prima :
1) Decidere con se stessa e quindi farà un bilancio dei perchè e dei per come, prima battaglia interiore.
2) Dirlo al proprio compagno, se ce l'ha , o alla familia o ad un amico o comunque condividere questa decisione e qui c'è il secondo confronto da affrontare : Perchè? Ma sei Sicura? ma pensaci meglio!
3) andare dal medico , dirgli di volerlo fare e rispodere di nuovo e quindi terzo confronto Perchè? Ma sei Sicura? ma pensaci meglio
4) andare dal Ginecologo e qui parte il 4 confronto Perchè? Ma sei Sicura? ma pensaci meglio Oppure
3 e 4 insieme) va al consultorio dove oltre alla poca riservatezza che di solito c'è in questi posti (ci siete mai stati?? Il Consultorio di Firenze in Piazza santissima Annunziata è un film!) ci sono anche gli antiabortisti che ti bombardano la testa di no non farlo e poi vai dal medico ginecologo che ti dice Perchè? Ma sei Sicura? ma pensaci meglio
5) Vai in ospedale , nel reparto di Ginecologia dove medici antiaboristi e obbiettori di coscienza possono avere fatto cambio turno con il medico che invece pratica e quindi ti salta l'intervento 1, 2 e 3 volte. Per non parlare dell'ambiente non molto confortevole, gli sguardi di giudizio delle infermiere, la vicinanza di mamme con il pancione fiere della lora gravidanza mentre tu stai dibattendo con te stessa per la privazione che stai facendo a te stessa .

Insomma non è uno scherzo. Non è mai facile. Quindi se lo step 5 diventa la farmacia e il letto di casa tua il posto dove starai malissimo credo che sia un po' più dignitoso. Chiunque credo possa convenire con questa opinione. O No? Lo Stato Italiano , sancisce il diritto all'aborto. La religione cattolica no. Ma la religione non è più di Stato e alle proprie coscienze ognuno risponde in sede opportuna , che a mio avviso non è il banco di una farmacia.
Lo stesso discorso di può fare con la pillola del giorno dopo . Vi Consiglio di dare uno sgurdo al video delle Iene : http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=iene&data=2007/05/31&id=3155&categoria=&from=iene
Pellizzari cerca un ospedale che dia la pillola del giorno dopo alla sua donna perchè si è rotto il preservativo durante l'atto sessuale! Non ne trova uno perchè è ritenuto non corretto dai pronti soccorso di ospedali cattolici e in farmacia senza ricetta non ti danno nulla.. ok la religione ma non si scherza con la vita della gente. Io accetto che tu sia cattolica, tu accetta che io non lo sia e non voglio restare incinta perchè si è rotto il preservativo. E questo succede a Roma. La Capitale.
C'è da riflettere su dove arriva la libertà di manifestare la propria coscienza e dove inizia il diritto di una persona alla cura ! Fare un lavoro delicato come il medico , l'infermiere o il farmacista significa vedere, conoscere e affrontare realtà diverse soprattutto nella società multietnica di oggi. Secondo me è più importante l'etica professionale che la coerenza della coscienza. Questo è come la penso.

Frase del giorno : "la mia libertà finisce dove inizia quella del prossimo"

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Giulia,

per mercoledì sera dovrei esserci perchè sono di riposo, dunque ci sentiamo e ci metiamo d'accoedo.
Dici bene a parlare di libertà ed è quello che il Papa sta facendo: utilizza la sua propria libertà di parola in quanto persona e in quanto capo della Chiesa terrena. Per il Pontefice non è un diritto parlare in tema di religione e morale, ma un DOVERE. Magari lui se ne starebbe pure zitto, ma deve parlare perchè questo gli viene richiesto dai fedeli e dal vero Capo della Chiesa: Gesù.
C'è una cosa che non capisco: perchè ogni volta che la Chiesa si pronuncia in temi che le competono, il mondo laico grida allo scandalo, all'invasione di campo e so straccia le vesti?
Così come mi sembra normale che Bertinotti parli di politica, altrettanto è normale che la Chiesa esprima i suoi giudizi in materie morali. Eppoi la Chiesa si limita a parlare alle coscienze, senza imporre nulla.
Un abbraccio cristiano,
Libero

Giulius ha detto...

Magari fosse così facile Libero. Non impone niente? In Italia dove sulla carta non c'è la religione di Stato e dove in realtà è molto molto affare di Stato? Ogni sua esternazione è in realtà una sorta di "Se sei un buon cattolico devi fare.." e non si limita a "vai in chiesa la Domenica" o cose strettamente legate alla religione cattolica ma esterna su polica, tasse, sanità CHE A MIO AVVISO UN CAPO DI UNA CHIESA NON DOVREBBE FARE. Tu hai mai sentito il DalaiLama o il capo della chiesa Ebraica o quella della CHiesa Valdese dire "pagate le tasse?" -perchè loro le pagano non hanno l'ici free of charge e non hanno i contriubuti dell'8 x mille notevoli come la chiesa cattolica romana - o "se sei un buon ebreo farmacista non devi dare farmaci non koscher" ? No, perchè la religione è un fatto privato, che tocca la sfera privata e non dovrebbe interferire con la vita pubblica di un farmacista o altro. Questa è ovviamente una mia opinione. E se Bertinotti parla di politica è normale E' IL SUO LAVORO. Mentre il Papa in quanto capo di una Chiesa dovrebbe occuparsi di anime in senso azione umanitarie nel terzo mondo, messaggi di pace contro le guerra, smuovere le coscienze di capi di stato su fatti tipo "Pena di Morte" o " Azzera i debito ai paesi poveri" e non " non date farmaci contro la vita" dalla finestra o sul pulpito di una Chiesa. Come non tollero che il prete di Tovo San Giacomo debba durante l'omelia di un funerale attaccare chi non si sposa o il Cardinale di Firenze durante l'omelia del 24 dicembre notturna dire che i conviventi sono senza Dio . Questo non lo trovo giusto ma hai ragione c'è libertà di parola e di espressione perchè siamo ancora in un paese democratico quindi SI MI STRACCERO' LE VESTI OGNI VOLTA CHE IL PAPA O UN SUO RAPPRESENTANTE DIRA' COSE CHE SECONDO ME ESCONO DEL SEMINATO dettato da Gesù Cristo.!
A mercoledì!!

Anonimo ha detto...

Parlare di aborto, omosessualità, preservativi, coppie di fatto concerne proprio la fede cattolica perchè la religione NON è un fatto privato, ma avvolge tutto l'essere umano e "l'essere uomo, l'essere individuo", qui e ora su questa terra. Il Papa non parla di politica nè di economia, tant è vero che non dice per chi votare e per chi no, nè dice quale forme di sgravi fiscali debba attuare uno Stato. Se proprio dovessi utilizzare la tua forma mentis, direi che anche quando parla contro la guerra o contro la pena di morte è un'ingerenza nella politica di un 'altro stato...
Per quanto riguarda le tue citazioni della religione buddista ed ebraica, queste non hanno il carattere universalistico tipico della religione cristiana e cattolica in particolar modo.
Per quanto riguarda l'otto per mille, è un contributo del tutto volontario e se la Chiesa ne riceve tanto non è perchè lo Stato glielo concede, ma perchè sono i cittadini italiani a scegliere di destinarlo alla Chiesa, un pò come le mance per noi portieri.
Ma d'altronde, hanno perseguitato Gesù Cristo, dunque non mi stupisco attacchino la Sua Chiesa...
Mi spiace "darti contro", anche perchè il blog è il tuo, ma come "filosofo" devo difendere la libertà di Benedetto XVI a dire ciò che gli compete nel campo della morale. Ora vado a nanna perchè ho fatto la notte. Ciao, bella.

Giulius ha detto...

Buon riposo allora! Comunque LIBERTA' DI OPINIONE, DI ESPRESSIONE E DI PENSIERO sono i principi che regolano questo Blog quindi va benissimo che "mi dai contro". Resto convinta delle mie opinioni e soprattutta sul fatto che la Religione è un fatto privato , che non deve incidere nella vita pubblica. Non posso mettere sullo stesso piano la morte (data dalla guerra o dalla pena di morte ) e la politica fiscale o il referendum sulla fecondazione . Quindi ferma sui miei principi resto convinta che il Papa e i suoi rappresentanti dovrebbero occuparsi più di cose spirituali che di cose materiali.
Resto anche convinta che se il farmacista non mi da la pillola RuXxX che mi ha prescritto il dottore è una interruzione di servizio perchè è un farmacista e alla mia coscienza ci penso io .
E comunque ti voglio tanto bene e spero di continuare a discutere di religione, terrorismo e convivenza anche dopo la mia "dipartita" fiorentina!

Anonimo ha detto...

Puoi contarci che continueremo a scriverci sul blog! :-)